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TrioBike – Manutenzione stradale

Ai comuni più virtuosi e attenti alla sicurezza stradale, abbiamo consegnato le prime TrioBike KaltAsphalt.triciclo KaltAsphalt Plus a

TrioBike è una bicicletta elettrica a 3 ruote munita di vano di carico per l’asfalto a freddo e per l’atrezzatura in modo che lo stradino può intervenire prontamente sulle strade del suo comune.

TrioBike ha una portata utile di 150 kg, e un autonomia di 30 km a pieno carico.

KaltAsphalt Plus NON è solo invernale

KaltAsphalt Plus non è un conglomerato esclusivamente invernale ma anzi il vero MITO è che KaltAsphalt Plus è Estivo.

buca_impronta_piedeRipristini di scavi, allacciamenti servizi, riparazioni, rattoppi, non temono confronti prestazionali rispetto all’asfalto a caldo, anzi data la sua praticità, versatilità, pulizia ed efficacia, è risolutivo anche in estate così come in inverno.
Ma rispetto all’asfalto a caldo risparmiate tempo e denaro facendo un intervento che si chiude molto più rapidamente a vantaggio dell’organizzazione e della sicurezza.
Non teme rammollimenti da alte temperature estive, il sole non gli comporta nessun problema e lo posi anche sotto la pioggia con le buche piene d’acqua,
i temporali estivi non sono più un problema !

 

OMICIDIO STRADALE – Reato la mancata manutenzione

Schermata 2016-05-03 alle 09.56.06Il ragazzo impasticcato che alle prime luci dell’alba si mette stravolto al volante dopo la discoteca. Il camionista cotto dal sonno che continua imperterrito il suo viaggio e non si ferma alla piazzola per il riposo. Il signore bevuto, ma sicuro di poter guidare benissimo anche dopo essersi scolato un bel po’ di birre. Quell’altro che scambia la statale per la pista di Le Mans. Non sono sempre e solo loro i responsabili dei morti e feriti sull’asfalto. Le cause possono essere anche altre, non soggettive ma strutturali: la strada sconnessa, le buche, il guard rail assente o talmente vecchio da risultare inutile, il segnale sbagliato o inesistente, le strisce pedonali sbiadite, il tracciato assassino, la curva modellata come non si dovrebbe, la galleria buia. Oppure anche le auto costruite male, messe in circolazione nonostante i difetti, a cominciare dai freni non perfettamente funzionanti. E’ successo e più di una volta con case costruttrici italiane, europee, giapponesi e americane. Con la legge che introduce il reato di omicidio stradalee con la circolare di coordinamento con il Codice stradale emessa di recente dal ministero dell’Interno, queste responsabilità strutturali che però hanno padri e madri in carne e ossa, un tempo difficili da contestare e soprattutto da sanzionare perché non c’erano i presupposti legali per farlo, ora invece sono punibili. E anche con severità.

Vale la pena riportare i punti salienti della circolare inviata dal ministero dell’Interno a Prefetture, Questure, Carabinieri, Polizia e Finanza. Questi punti riguardano proprio le responsabilità dei gestori delle strade e dei fabbricantidi auto: “La fattispecie generica di omicidio colposo è quella commessa con violazione delle norme sulla circolazione stradale la cui pena rimane la reclusione da due a sette anni… Il reato ricorre in tutti i casi di omicidio che si sono consumati sulle strade… anche se il responsabile non è un conducente di veicolo. Infatti, le norme del Codice della strada disciplinano anche comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativi alla manutenzione e costruzione delle strade e dei veicoli”.

Il riferimento della circolare ministeriale è all’articolo 14 del Codice della strada, quello che individua “poteri e compiti degli enti proprietari delle strade”. Articolo che dice: “Gli enti proprietari, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono: a) alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi b) al controllo tecnico della efficienza delle strade e relative pertinenze c) alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta”.

Gli enti proprietari delle strade sono lo Stato, le Regioni, i Comuni e in via derivata anche le società pubbliche e private che dallo Stato hanno avuto in concessione le autostrade assumendo per contratto su di sé gli oneri di manutenzione e l’obbligo di tenere i percorsi efficienti e sicuri. Le novità introdotte dalla nuova legge sull’omicidio stradale combinate con ciò che prevede il Codice della strada significano una cosa precisa: per non incorrere in guai giudiziari molto seri che prevedono perfino l’arresto, tutti i soggetti investiti dall’obbligo di curare al meglio le strade (oltre che i costruttori di auto) dovranno intensificare i loro interventi per evitare di incappare nell’accusa di omicidio colposo in caso di incidenti gravi avvenuti per i difetti evidenti delle strade o resi più gravi dalle carenze delle strade stesse. Tradotto in casi concreti questo vuol dire per esempio che soprattutto l’Anas, l’azienda pubblica che ha in gestione 25mila chilometri di statali, sarà costretta anche in forza di legge a voltare il più in fretta possibile pagina rispetto alla gestione precedente. Nel decennio a guida di Pietro Ciucci terminato esattamente un anno fa, la manutenzione delle strade statali era stata praticamente relegata agli ultimi posti e purtroppo gli effetti negativi di questa scelta si notano da tempo con chiarezza in ogni parte d’Italia.

Riflette Lino Setola, presidente della sicurezza stradale di Finco, la federazione di imprese di costruzione di opere specialistiche: “Per un decennio l’Anas ha inseguito il miraggio delle grandi operecon risultati non solo modesti, ma negativi perché questa scelta ha di fatto comportato non solo che le grandi opere non sono state realizzate, ma ha sottratto risorse importanti periodicamente destinate in passato alla manutenzione delle strade statali. E’ un bene per gli automobilisti e i cittadini e anche per le imprese che la nuova gestione del presidente e amministratore Gianni Armaniabbia deciso di imboccare un’altra direzione già prima che fosse introdotta la legge sull’omicidio stradale. Apprezziamo la scelta di Armani di non concentrare tutta l’attenzione sui general contractor e le grandi opere e di avviare un programma di manutenzione stradale fino al 2019″.

Fonte : Il fatto Quotidiano di Daniele Martini | 3 maggio 2016

Testimonials – EuroScavi

Salve,  ho un’impresa di costruzioni specializzata in allacciamenti del gas, luce e acqua.
Lavoro per parecchi comuni e municipalizzate.
I prezzi sono sempre più bassi e i margini operativi continuano a ridursi, quindi organizzare bene i cantieri in modo da ridurre i tempi di intervento diventa prioritario per avere un guadagno.

Usando l’asfalto a freddo ad alte prestazioni KaltAsphalt Plus, ho potuto sostituire completamente l’utilizzo dell’asfalto a caldo, perché offre caratteristiche tecniche ed estetiche equivalenti.

Con KaltAsphalt Plus risparmio un’intera giornata di lavoro perché posso chiudere il cantiere in giornata e non ho bisogno, come prima, di organizzarmi il giorno successivo per chiudere gli scavi con l’asfalto a caldo.

KaltAsphalt Plus mi ha permesso di risparmiare tempo e denaro e di essere decisamente più competitivo.

Euro Scavi s.r.l. – Lavis (TN)

PUTIGNANO: La manutenzione strade fai-da-te

Niente affidamento all’esterno, il Comune acquista il materiale e affida i lavori ai dipendenti

Nell’ottica del «fai da te» adottato dall’amministrazione Giannandrea per il rifacimento della segnaletica orizzontale, con propri operatori e acquistando direttamente i materiali, senza quindi esternalizzare il servizio come di solito accade, il Comune ha deciso ha deciso di fare lo stesso per chiudere le buche nell’asfalto. Il principio è quello di acquistare direttamente i materiali presso aziende accreditate presso il Mepa, gestendo con proprio personale il servizio, anziché affidarlo ad una ditta esterna come accadeva in passato. Il lavoro viene infatti eseguito da una cooperativa già affidataria di servizi vari per conto del Comune di Putignano, coadiuvata da alcuni lavoratori in mobilità che percepiscono la relativa indennità direttamente dall’Inps.

Il tutto quindi, aggirando lungaggini e costi legati all’indizione di un’apposita gara. Perché dunque non adottare lo stesso metodo virtuoso all’annoso problema delle buche nell’asfalto, sovente causa di graSchermata 2016-01-11 alle 12.32.26vosi contenziosi per via delle numerose richieste di risarcimento per i cosiddetti «danni da insidie stradali»? A tal proposito il Comune ha dunque individuato un’azienda del Trentino alto Adige, la Beton Asfalti, che ha studiato un prodotto a freddo «KaltAsphalt Plus» pensato proprio per chiudere le buche stradali, diverso dal bitume a caldo normalmente utilizzato per il rifacimento dell’intero manto. Si tratta di una mescola ottenuta da materiale interamente riciclato costi- tuito principalmente da guaine di impermeabilizzazione dei lastrici solari. Non utilizza cioè il catrame e i soliti fissativi. Il principio è che una volta riversato e disteso il prodotto sulla buca, questi si compatta e si consolida per compressione, al passaggio degli stessi veicoli in transito. Un materiale abbastanza resi- stente anche al gelo e al sale che dovrebbe garantire interventi rapidi e con costi estremamente contenuti, per l’amministrazione.

Al momento sono stati acquistati 160 sacchetti da 25 chilogrammi ciascuno, per un totale di 1.700 euro, compresa la segnaletica stradale e l’equipaggiamento per la posa su strada. Si tratta inoltre di un prodotto «soddisfatti o rimborsati». L’azienda garantisce tale materiale al punto che, qualora l’amministrazione dovesse ritenerlo inefficace, ha la possibilità di chiederne il rimborso o la sostituzione. Ciononostante gli amministratori putignanesi hanno voluto testare questo nuovo conglomerato bituminoso con un tecnico inviato dall’azienda, anche per comprendere modalità e termini di impiego del medesimo.

l vicesindaco Daniele Gambardella, con il responsabile del procedimento, l’agente di polizia urbana Aldo Manfredi ed una pattuglia della polizia locale hanno osservato compiaciuti l’esperimento eseguito qualche giorno fa in via San Francesco D’Assisi, dove c’erano numerose buche e parti sgretolate del manto stradale. Così come già accaduto per il rifacimento «in proprio» della segnaletica orizzontale, anche la competenza economica di tali interventi, resta al momento della polizia municipale, perché inerente questioni di sicurezza stradale.

La comandante, nonché dirigente comunale dott. Maria Teresa Scalini, ha incoraggiato tale soluzione «fai da te» presso l’amministrazione Giannandrea, avendone condiviso con quest’ultima l’indubbio risparmio economico per acquisto di materiale e l’esecuzione dei lavori.

Fonte :

Gazzetta del Mezzogiorno – martedì 5 gennaio 2016 – pagina 39

Prova MARSHALL

 

La prova misura convenzionalmente le proprietà meccaniche di miscele bituminose confezionate a caldo con bitume e aggregati lapidei, sottoponendo a rottura provini cilindrici, confezionati con il compattatore ad impulsi, del diametro di 101.6 mm.Marshall
Il provino di conglomerato bituminoso viene portato alla temperatura di prova immergendolo per una durata tra 30 e 40 minuti nel bagno termostatico mantenuto ad una temperatura di 60±1 °C. Al termine del periodo di immersione il provino viene disposto nella testa di rottura e sottoposto a compressione applicando una velocità di deformazione pari a 51 mm al minuto fino a raggiungere il carico massimo di rottura.

  • La stabilità Marshall è il carico di rottura del provino espresso in kN (Kilo Newton)
  • Lo scorrimento Marshall è la deformazione subita dal provino al momento della rottura
  • La percentuale di vuoti è la quantità di vuoti presenti nella miscela, valori ottimali sono fra il 3 ed il 6%
  • La percentuale di bitume è l’espressione dal rapporto percentuale tra la massa del legante e quella della miscela degli inerti presenti nel conglomerato