Sacco trasparente Risultato Evidente

Sacco trasparente pulito, risultato evidente

Salvaguardiamo l’ambiente e diamo un risultato permanente.

Ormai il nostro tecnologo si muove su tutto il territorio con il suo furgone debitamente attrezzato, andando a fare le varie dimostrazioni con disinvoltura ed efficacia.

Ma in ogni caso ogni volta è una situazione diversa, con persone diverse con esperienze e vissuti diversi.

La diversità genera ricchezza, scrisse qualcuno, e a mio avviso è proprio così, naturalmente se si sa ascoltare e si è curiosi.

Il sacchetto del KaltAsphalt Plus ha la caratteristica di essere trasparente quindi, a differenza di tutti gli altri, si vede il prodotto, come è  fatto, colore, granulometria e soprattutto che non unge e non sporca il sacchetto stesso.

A prima vista può sembrare che il prodotto sia secco o bruciato; mi sono sentito dire anche questo, ma lo capisco perché è una delle tante emozioni che scaturiscono quando uno che non lo conosce lo vede per la prima volta.

Sinceramente il sacco trasparente era nato perché ci permetteva di usare solo due colori di stampa per la grafica, il bianco e il verde, mentre il nero lo avremmo avuto gratuitamente dal prodotto stesso.

Ma abbiamo subito avuto riscontro dal mercato che la trasparenza è percepita  anche come sincerità nel far vedere nel tempo cosa vendiamo, un po’ come lo slogan “ a scatola chiusa, compro solo Arrigoni”.

Beh speriamo che a sacchetto chiuso compriate solo KaltAsphalt Plus.

Sacco che conteneva il prodotto
Sacco che conteneva il prodotto

Ma al di là di queste “sviolinate” commerciali non ci eravamo spinti in ragionamenti più profondi.

Cosa invece che ha fatto un capo cantoniere dell’Alto Adige il quale, mentre facevamo la dimostrazione, ha incominciato a raccogliere meticolosamente i sacchetti vuoti.

Anzi, ha richiesto che l’apertura degli stessi per svuotarli avvenisse solo tagliando la sommità in modo da lasciare integro il resto del sacco.

Al momento non abbiamo fatto caso al perché il capo cantoniere fosse mosso da questo intento.

Ma alla fine ci ha spiegato per bene.

In Alto Adige hanno raggiunto una percentuale di selezione e riciclo dei rifiuti molto alta, questo soprattutto grazie all’impegno e all’attenzione di ogni singolo individuo.

Il capo cantoniere ha subito notato che per prima cosa il sacchetto in polietilene, non essendo unto, era smaltibile nei bidoni della plastica senza nessuna contro indicazione.

Ma poi, notando la robustezza dei nostri sacchi, ha realizzato che poteva riutilizzarli, se aperti nel giusto modo, per introdurvi i rifiuti di plastica che recuperano dalle scarpate stradali, senza dover usare i classici sacchi neri nuovi.

Quindi, mano a mano che svuotavamo i sacchi, lui meticolosamente li piegava in quattro e li metteva all’interno di un sacchetto stesso fino a riempirlo, così da avere la scorta bella e pronta nel momento in cui ne avrebbe avuto bisogno.

Che dire, un complimento a questo capo cantoniere dal nome tedesco indecifrabile ma che ci ha dato un chiaro esempio da replicare.

Grazie dell’insegnamento.

Pubblicato da Vittorio A.